Migliorare le prestazioni sportive: Gli occhi
La maggior parte degli atleti per migliorare le loro prestazioni sportive dedicano il loro allenamento alla resistenza, massa muscolare e altre peculiarità che per un atleta sono sicuramente molto importanti.
Facciamo un test! Prova a muoverti ad occhi chiusi in un ambiente molto conosciuto ad esempio camera tua, dove sono presenti pochi ostacoli e sai perfettamente dove sono messi. Ti renderai conto di fare molta più fatica a coordinarti rispetto a quando hai gli occhi aperti.
Questo succede perché il tuo corpo si muove più rapidamente quando il cervello riceve le informazioni visive chiare e limpide ma soprattutto quando riesci ad elaborarle in modo fluido e veloce.
Dopo aver fatto la prova, immagina cosa potrebbe succedere quando le informazioni visive che hai sono poche, sono elaborate male o gestite in modo inefficace. Il risultato che otterrai è poco fluido, non coordinato e non ti porta all’obiettivo prefissato.
Quando ho poche informazioni o cattiva elaborazione?
Puoi avere poche o cattive informazioni visive perché pratichi sport senza la dovuta correzione visiva (occhiali o lenti a contatto).
Se invece la qualità delle informazioni è discreta ma il lavoro svolto per ottenere quelle informazioni (le abilità visive) sia oneroso per il nostro sistema, per migliorare le prestazioni sportive non basta utilizzare una correzione ottica.
In questo caso il sistema visivo fa fatica a lavorare e per migliorare le prestazioni sportive è costretto a togliere energia al sistema “corpo”, quindi facendoti sentire più stanco con maggiore rischio di infortunio o meno concentrato. Ne sono un esempio il cambio veloce di messa a fuoco, oppure la fusione delle immagini di un occhio e dell’altro, l’anticipazione visiva, i movimenti di fissazione piuttosto che la percezione di profondità ecc..
Puoi avere infine delle informazioni di buona qualità, delle abilità visive discrete ma una cattiva elaborazione. Per migliorare le prestazioni sportive serve allenare la comunicazione che c’è tra gli occhi, il cervello e i muscoli. Per fare un esempio, la difficoltà nella memoria visiva e visiva sequenziale non mi permette di ricordare gli schemi di allenamento.
Che cosa posso fare e come me ne accorgo?
Quando pratichi SPORT al cervello arrivano tante informazioni: quelle di forza muscolare per bilanciare l’equilibrio (correre), quelle di attenzione (stare attento all’avversario), quelle di percezione (stare attento al movimento della palla), quella di memoria (ricordarmi lo schema studiato in allenamento) ecc.. Quando arrivano tutte queste informazioni il sistema dovrà per prima cosa analizzarle e solo dopo integrarle tutte creando delle priorità in relazione all’obiettivo che ti sei posto (calciare, trovare l’avversario ecc.).
La frase tipica che mi viene detta da uno sportivo alla prima valutazione è:
“Continuo ad allenarmi ore e ore ma non vedo nessun tipo di miglioramento!”.
Questo potrebbe essere uno dei primi segni tipici di questo tipo di difficoltà visive. Altri esempi possono essere infortuni frequenti, oppure nei casi più importanti difficoltà nella coordinazione, dolori posturali, stanchezza eccessiva ecc..
Il primo consiglio per migliorare le tue prestazioni sportive è quello di effettuare una valutazione visiva posturale per capire che tipo di relazione c’è tra il tuo modo di vedere, percepire e elaborare le informazioni visive e la tua postura generale, analizzando poi la risposta motoria in base all’informazione visiva.
E a livello di risultati concreti cosa posso aspettarmi?
Un’atleta che percepisce meglio lo spazio è in grado di muoversi meglio, essere più rapido, preciso e ridurre gli infortuni, quindi otterrà una migliore prestazione sportiva.
Potenziare le abilità visive funzionali e visuo-percettive-cognitive può fare la differenza!
Diversi atleti professionisti praticano SPORTVISION, giusto per fare qualche nome: Valentino Rossi, Cristiano Ronaldo, Max Verstappen, Loris Capirossi, Alberto Tomba, Kristian Ghedina, Fernando Alonso; Lionel Messi e tanti tanti altri.